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12 aprile 2013

Lettera a papà

Il mio papà è "un uomo con il cuore speciale" e non lo dico solo perchè è mio padre ma è veramente cosi. E' nato nel '43, come quelli della sua generazione ha vissuto il dopoguerra e dalla miseria che regnava in quel periodo storico un po per tutti è riuscito ad emergere ed a ricostruirsi una vita. Certo è che quelli erano tempi in cui si profilava una ricostruzione economica ed il terreno era fertile, non come oggi che non ci sono rimasti neanche gli occhi per piangere.

Caro papà vorrei dirti grazie come non ho mai fatto con nessuno! Tu, con la tua armatura di uomo duro e freddo contro cui spesso ho cozzato rimanendone ferito amaramente hai saputo pero insegnarmi che cos'è l'amore. Da te ho imparato ad amare con il cuore ed ad essere altruista, anche se aimè ammetto di avere ancora una buona dose di sano egoismo forse per difesa, come la tua armatura! Raramente mi hai saputo abbracciare o dare un bacio, ma questo lo so, è il tuo modo burbero di comunicare e non è nulla se penso invece a tutto quello che hai fatto per me, sempre ligio a rispondere subito al telefono ed ad aiutarmi in un momento di difficoltà...innumerevoli sono i ricordi che ho...quando ti svegliasti e mi venisti a prendere nel bel mezzo della notte perchè la macchina rimase sensa benzina è solo una delle tante. Da adolescente ho vissuto un periodo un po sfortunato in cui facevo spesso incidenti stradali, distruggevo macchine, motorini (che ogni santa volta mi ricompravi) e mi rompevo gambe e tu eri li che ti arrabbiavi furiosamente, senza pero toccarmi con un dito o facendomela pagare con una punizione, poi dopo un po ti buttavi tutto alle spalle ed il sorriso spuntava sul tuo viso buono come se nulla fosse successo. Ecco li mi hai insegnato cos'è il perdono. Ho un forte senso di colpa perchè non avrei dovuto farti passare quello che ti ho fatto passare, ti chiedo profondamente scusa ma quello è stato il mio percorso e non ci posso fare nulla...il risultato pero è che oggi sono diventato un uomo con la testa sulle spalle anche grazie a te. Hai avuto il polso duro ed hai saputo insegnarmi al momento giusto che per vivere a questo mondo bisogna rispettare delle regole...quando la mattina non mi alzavo per andare a scuola e tu all'alba mi spalancavi la finestra in pieno inverno. Ecco li mi hai insegnato la tenacia per raggiungere un obiettivo. Quando ti sei separato da mamma, lei è partita ed io sono rimasto con te sei persino diventato un "mammo" quando ogni giorno mi facevi immancabilmente trovare un pasto caldo a tavola. Ecco li ho imparato l'altruismo. Per anni non ti sei rifatto una vita sentimentale solamente perchè la tua missione era quella di crescermi...tante estati mi hai portato in vacanza al mare per spendere del tempo libero con me, ma io invece ero concentrato su me stesso ed i miei amici dedicandoti pochissimo tempo, tu pero non dicevi nulla circa la mia indole un po ribelle, eri sempre li che mi guardavi in silenzio da lontano quasi intimorito di disturbarmi. Sono volati quegli anni ma li ho imparato cosa vuol dire essere fedeli ! Ed oggi sei ancora qui, con i capelli bianchi, qualche ruga in piu e sempre piu "dolcemente" burbero ma io non smettero mai di esserti riconoscente per avermi insegnato a vivere ed educato come nessuno sarebbe riuscito a fare. Ti amo.

2 commenti:

  1. Bravo. Non si finisce mai di imparare. Diego

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  2. Grazie Diego. Non che io sia "un figlio di papà" poichè non ce n'è sono i presupposti, bensi mi ritengo un figlio fortunato nell'avere un esempio di vita.

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